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Paolo Rizza
JULIUS EVOLA
Antimoderno o Ultramoderno?
Presentazione di Primo Siena |
Tracciando il proprio percorso culturale ed esistenziale
ne Il cammino del Cinabro, Julius Evola ricordava che il suo
«incontro con pensatori come Nietzsche, Michelstaedter
e Weininger … valse ad alimentare una tendenza di base,
anche se, a tutta prima, informe confuse e in parte distorte,
quindi con una mescolanza del positivo col negativo.»
Tale indicazione fornisce inoppugnabili riprove del
fatto che il rapporto istituito dal pensiero del filosofo “trans
idealista” con le dimensioni plurime della modernità, si rivela
gravido di implicazioni ben più complesse di quanto non
traspaia da giudizi e interpretazioni che tendono a isolare
i presupposti della sua riflessione politica dal retroterra
metafisico e intellettuale del tradizionalismo “neo-pagano”.
In conformità a questa fondamentale premessa, le
pagine seguenti tentano di lumeggiare come l’opera evoliana
sia caratterizzata da una paradossale e ardua coesistenza
tra l’accettazione delle occultate radici esoteriche del
mondo moderno e il ripudio delle sue conseguenti proiezioni
storico-politiche.
[ISBN-978-88-7497-860-1]
Pagg. 96 - € 9,00
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