Edizioni Solfanelli

Catalogo



COLLANA

Micromegas



L'AUTORE

Bio-Bibliografia



LE OPERE

Beatlesiana. L'arte dei Fab Four

In fuga dal male

Intervista con Ionesco

L'apprendista poligrafo

L'arte di collezionare

La scrittura come meditazione filosofica

La vita è ricordarsi







Giuseppe Grasso

L'ARTE DI COLLEZIONARE

FRA STORIA E MERCATO

seguito dallo scritto
Sul «modulo» di Giuseppe Capogrossi

con due testi di Domenico Nardone e Gianluca Valle


L'arte di collezionare

     Se esaminiamo il fenomeno alla luce della Vita activa di Hannah Arendt, il collezionare è un «agire» in linea con la tradizione occidentale del pensiero politico: coinvolge l’individuo in un dialogo attivo e produttivo non solo per sé – sia esso investitore, curioso o appassionato – ma per l’intera comunità. È impensabile l’agire dell’essere-nel-mondo senza che altri confermino, direttamente o meno, chi agisce.
     Le pagine che seguono offrono un breve esame del piacere che ispira l’acquisto di un libro di pregio o di un quadro di valore, quell’entusiasmo naturale che può sfociare nella coazione al possesso o anche in una più alta forma di magia. L’indagine, centrata sulle figure del bibliofilo e soprattutto del collezionista d’arte, affronta anche, lateralmente, il concetto di aura, l’impatto artistico del secondo Novecento e il tema dell’equivalenza fra valore e prezzo dell’opera d’arte.
     Come si forma il «gusto» del collezionista? È la conseguenza di un’elaborazione erudita o di un giudizio estetico derivante dallo studio e dall’esperienza? O è un dono naturale che ha solo bisogno di sensibilità e illuminazione? Probabilmente è tutte queste cose insieme. L’istinto che spinge ad acquisire un quadro, sia esso legato a un piacere fine a sé stesso o dettato da interessi economici, è in un certo modo paragonabile al rituale per conquistare una donna, a una sorta di corteggiamento.
     Il pamphlet di Giuseppe Grasso è una testimonianza ben documentata che attraversa i diversi mondi della critica e della sociologia dell’arte, dell’estetica e del marketing, altrimenti chiusi nel proprio campo disciplinare. Un saggio arioso e godibile che colloca la psicologia individuale del raccoglitore d’arte nel più ampio quadro della storia del collezionismo. L’appendice è impreziosita da uno scritto dell’autore su Giuseppe Capogrossi e da due estrosi interventi di Domenico Nardone e Gianluca Valle.




[ISBN-978-88-3305-657-9]

Pagg. 90 - € 9,00


Procedi all'acquisto