Figlie della Rivoluzione francese, destra e sinistra hanno aiutato le nostre democrazie a organizzare in maniera ordinata il confronto politico, nella dialettica delle varie componenti. Il loro utilizzo è universale, poiché ad esse fanno quotidianamente ricorso tutti, politologi e giornalisti, militanti e gente comune.
La destra è nata come protesta contro il nuovo e, contrapponendosi al moderno, si è spesso trovata nelle condizioni di difendere qualcosa che rischiava di essere perduto.
La sinistra, invece, è sorta come aspirazione ad un progresso che potesse dare vita a forme di convivenza più evolute, abbattendo le catene del privilegio politico-economico e invocando la partecipazione popolare.
In quest’opera si passano in rassegna le varie ideologie e gli orientamenti politici, le aspirazioni filosofiche, più o meno velleitarie, che hanno caratterizzato lo scontro tra i due poli della diade nella sua vita plurisecolare, senza mai dimenticare che destra e sinistra sono realtà in continuo divenire e assai variegate al loro interno.
La lettura si può paragonare all’esplorazione di una mappa che riproduce il variopinto mondo della realtà politica, da consultare per orientarsi, capire, scegliere.