Edizioni Solfanelli

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COLLANA

Faretra



L'AUTORE

Bio-Bibliografia



LE OPERE

Da Adua ad Adua

Da Piazza San Sepolcro e Fiume Città di Vita

D'Annunzio e il prefetto sbagliato

Gabriele D'Annunzio nelle lettere a GianCarlo Maroni (1934)

Gabriele D'Annunzio nelle lettere a GianCarlo Maroni (1935)

Gabriele D'Annunzio nelle lettere a GianCarlo Maroni (1936)

Il devotissimo di D'Annunzio

La perdutissima setta







Ruggero Morghen

IL DEVOTISSIMO DI D'ANNUNZIO

Vita e lettere di Alessandro Pozzi

legionario fiumano


Il devotissimo di D'Annunzio

     In giovanissima età il milanese Alessandro Pozzi (1901-1944) milita con i corridoniani dell’Unione sindacale per arruolarsi poi volontario, nella fase finale della guerra, come caporalmaggiore degli Arditi. È quindi legionario a Fiume con Gabriele d’Annunzio.
     Nella città di vita è protagonista della singolare stagione fiumana con Comisso, Furst, Kochnitzky e, naturalmente, Guido Keller, cui è legato da una strana amicizia. A lui s’interessano, scrivendone, storici quali Gerra, Canali, Salaris, Franzinelli e Guerri.
     Ma Pozzi è anche un fascista della prima ora. Lo troviamo infatti il 23 marzo 1919 a Milano alla storica adunata di San Sepolcro fondativa dei Fasci di combattimento. A novembre si tuffa nella competizione elettorale, nel “pantano cartaceo”. Viene arrestato con Mussolini e processato; uscirà a dicembre.
     Si rifà vivo col suo “nume” d’Annunzio, ormai ritiratosi nell’eremo del Vittoriale, e lo raggiunge a Gardone. Ospitato alla Mirabella, è cacciato dal Vate per il suo “delirio”. Caduto in disgrazia dopo la cacciata del suo “padrino” – il federale di Milano Mario Giampaoli, destituito ed espulso dal partito –, Pozzi scrive tra i monti di Serrada la prima biografia di Guido Keller, l’amico aviatore morto prematuramente in un incidente stradale. E descrive l’impresa di Fiume come “il fonte battesimale della nuova coscienza italica”.




[ISBN-978-88-3305-569-5]

Pagg. 152 - € 12,00


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