Edizioni Solfanelli

Catalogo



COLLANA

Faretra



L'AUTORE

Bio-Bibliografia



LE OPERE

Centralità del mondo periferico

Emarginazione e creatività

Filosofia e ricerca sociale

Fondi di bottiglia

Futurismo come prefascismo

Gli spaghettanti dello spirito

History and Everyday Life

Idee e società

Il paradosso italiano

Il primo centro-sinistra

Il senso della sociologia

I miei anni con Adriano Olivetti

Italy. An unauthorized Portrait

La bipolarità tendenziale nelle società industrializzate

La conoscenza partecipata

La parola e l'immagine

L'arte nella società

La vocazione del Mediterraneo

Lettere al Presidente

L'Europa al bivio

L'immaginario collettivo americano

Lo sviluppo

Musica e Società. Il caso Puccini

New Historicism and the Lived Experience

Note di viaggio e pagine sparse. Vol. I

Note di viaggio e pagine sparse. Vol. II

Note di viaggio e pagine sparse. Vol. III

Note di viaggio e pagine sparse. Vol. IV

Note di viaggio e pagine sparse. Vol. V

Note di viaggio e pagine sparse. Vol. VI

Note di viaggio e pagine sparse. Vol. VII

Notes towards the Theory of dynastic Capitalism

Oltre le sabbie immobili

Osservazioni sul lavoro intellettuale

Per l'autonomia operaia

Report on the Mafia

Science - For what?

Self-Identity and Cultural Co-Traditions

The hypnotic power of violence

Theory and field-work

Thorstein Bunde Veblen

Toward The End Of Constantinian Christendom

Un popolo di frenetici informatissimi idioti







Franco Ferrarotti

NOTE DI VIAGGIO
E PAGINE SPARSE

Vol. IV

La povertà di un paese ricco
e altri saggi



Note di viaggio e pagine sparse. Vol. IV

     Per più di un aspetto, l’Italia odierna può essere considerata un laboratorio sociale di prim’ordine. Una società per secoli, dalla caduta dell’Impero romano nel 476 d.C., contadina, rurale e artigianale, nel giro poco più di una generazione, fra il 1950 e il 1980, compie una «rivoluzione industriale» che in Inghilterra ha richiesto poco meno di due secoli. L’Italia è dunque una società industrializzata, seconda potenza manifatturiera in Europa, ma priva di una completa cultura industriale. L’Italia resta infatti una società famigliocentrica, una democrazia in cui valgono più le conoscenze che la conoscenza, il merito cede di fronte alla raccomandazione ad personam. Di più: la mancanza di una lucidità condivisa, il localismo, una burocrazia pletorica e inefficiente, una generale mediocrità che si autoriproduce con inaspettate, splendide isole di eccellenza in tutti i campi. Va infine considerato un paradosso tipicamente italiano: un Paese ricco, ma con grandi sacche di povertà e di disoccupazione, specialmente fra i giovani e nel Mezzogiorno. Con circa settanta milioni di abitanti, l’Italia rappresenta demograficamente, l’uno per cento della popolazione mondiale, ma questo uno per cento detiene il cinque per cento della ricchezza planetaria, che però è nelle mani del trenta per cento delle famiglie italiane.

[ISBN-978-88-3305-156-7]

Pagg. 176 - € 15,00


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